roberto arredamenti vi dà il benvenuto
Roberto Arredamenti vi accoglie in una storia aziendale di oltre 65 anni.
Una storia che racconta di una famiglia che, da ormai tre generazioni, è dedita alla cura e alla realizzazione dei desideri per i propri clienti. Partendo dalla rivendita di elettrodomestici e cucine, oggi propone soluzioni di arredo per tutta la casa, avendo conservato nel tempo la immutata volontà di offrire ai suoi clienti l’esperienza e la passione nel progettare ogni ambiente creando uno stile unico, inconfondibile, che sia sintesi perfetta di design, identità e comfort.
Perchè
Roberto Arredamenti?
La costante e attiva collaborazione con progettisti e designer guida nel comune intento di sviluppare, attraverso una continua ricerca di materiali, prodotti e nuove tecnologie, ambienti personalizzati che valorizzino il carattere e le esigenze del cliente.
Dario Roberto e la figlia Ada, con il supporto di una squadra di collaboratori altamente qualificata, ritaglieranno le proposte di arredo, i brand e le composizioni che meglio accompagnino il cliente nel dar forma alla sua casa.
La Visione
Proponiamo soluzioni abitative sempre diverse, con grande valore identitario per il cliente per far in modo che la casa si un luogo da vivere a pieno, lo spazio dove cresce una famiglia e dove si maturano le più ricche esperienze di vita.
Il nostro obiettivo è individuare il più solido equilibrio tra comfort, design e vivibilità, attraverso un’ampia varietà di stili, una completa assistenza al cliente e una profonda ricerca e selezione delle migliori combinazioni di arredo.
Il Negozio
Un’esposizione di oltre 3000mq con ampie composizioni d’arredo: zone giorno, living, cucine e zone notte, dove sarà possibile avere immediatamente l’idea della soluzione ottimale per arredare la vostra casa.
Visitando lo show-room di Roberto Arredamenti si potranno scoprire i segreti per arredare una casa rendendola accogliente e confortevole e percepire l’atmosfera che solo un’accurata selezione e combinazione dei prodotti garantisce.
